Tuesday, February 8, 2011

Tv Mount Instructions

Di cose sgradevoli sui libri (4 di 8)

Writers italiani, da sempre, oscillano fra due posizioni. La prima è “voglio finire sulle antologie”, l’altra è quella che - biecamente - si potrebbe definire “posa il malloppo”. Le ultime tre generazioni di scrittori della penisola, in puro italian-style (mi dicono che sia imprescindibile l’uso dell’inglese se si vuole fare bella figura in ambito accademico/specialistico) [1] cercano di ottenere sia l’uno che l’altro.

Il riconoscimento accademico e critico, quindi, ma con il portafogli ben pieno.

Paradossalmente pare che la strada dell’Ego (che non mi pare sia consigliata dall’Ottuplice Via del canone buddistico) sia quella più fortunata. Più uno scrittore parla del proprio Ego più il suo Ego viene rinforzato da elogi e articoli. [2]
Da questa posizione derivano anche i vari attacchi alla grande industria letteraria rea di non “apprezzare” la “ricerca”. Di esempi ce ne sono a bizzeffe e siccome stiamo parlando di un discorso principalmente economico, per una volta voglio rendere pan per focaccia e non citerò questi simpatici farisei del Word-Processor (anche i loro pamphlet hanno un prezzo di copertina…)[3] .

Cerchiamo di eliminare un equivoco che si aggira fra di noi. La “ricerca” non esiste. Il mio non è un ragionamento sulla falsariga del “o tempora o mores” [4] , ma una presa d’atto of a phenomenon in progress. Anyone you talk (chatter) of "linguistic research" consciously lies [5]. The only possible linguistic research in the last fifty years, the day most days not, is to play with the resumption of a discourse of "storyteller" who goes to Celestini Paolini. The rest is crap.

Worse Ego.



[1] I also say that the notes to footnotes make a great look great, so here's the first.
[2] After all the criticism is a literary genre as others and therefore the theorem that fattens the ego itself, that is for the critics ...
[3] Tie, get this.
[4] The use of Latin would make me a real writer, a label that refused with horror.
[5] Of course this does not imply an accusation on my part to "be in bad faith." Word of Mock.

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